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Il Ferentino continua a
stupire
Il k.o. di Gaeta, unito alle
geremiadi del presidente Augusto Liberatori, avrebbero potuto avere effetti
devastanti sul morale del gruppo. La squadra però, ci crede. Il portiere
Mangiapelo, in dubbio fino all'ultimo secondo, ha stretto i denti ed è sceso in
campo, facendo la sua parte come sempre. Tutti hanno fatto altrettanto e sono
venuti tre punti di platino contro un Civitavecchia presentatosi in Ciociaria
con ben dodici punti all'attivo. Poco conta che la gara sia stata decisa da un
gol la cui paternità è contesa tra Novembrino (che da buon attaccante ci tiene a
vederselo riconoscere) e Felici. Le stesse immagini televisive non sciolgono i
dubbi. Quello che è importante è vedere una squadra sempre viva e decisa.
Nemmeno la prospettiva della prima trasferta in terra sarda sul campo della
capolista Tavolara ha scosso Luigi Castiello. Il tecnico è convinto che il suo
Ferentino possa far risultato anche là, con buona pace della logica e della
classifica. Spostando l'obiettivo sul razionale, crediamo che per far durare
quello che tutti definiscono un «miracolo» siano necessari adeguati supporti
come rinforzi mirati che possano quando sarà necessario dare al gruppo quello
che ora sta dando l'euforia. Il presidente onorario Giampiero Vellucci, nel dopogara ha sottolineato come il
budget degli amaranto sia quello di una squadra di Promozione e che la politica
dei giovani paga, come dimostra la convocazione del difensore Dragonetti nella
Rappresentativa Under 19 di serie D. L'appello di Liberatori merita di essere
ascoltato e il pubblico, sugli spalti, dovrebbe essere più numeroso e caldo. I
«wild boys» di Castiello stanno facendo il loro dovere. Ferentino sportiva e
imprenditoriale potrebbe e dovrebbe sintonizzarsi sulle stesse
frequenze.
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