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Vita Ciociara pagina 3
L’Editoriale
di Massimo De Santis
Siccità: il dubbio
L’ennesima conferenza delle Nazioni Unite (ventisettesima) sul cambiamento climatico. Que-
sta volta a Sharm El-Sheikh, in Egitto, per risolvere il problema dei problemi. In un mondo
sempre più interconnesso e quasi completamente digitalizzato, non è possibile assistere a
condizioni climatiche catastrofiche che causano danni a volte irreparabili. L’uomo vuole il
controllo assoluto del pianeta, per questo motivo i nostri cieli sono pieni zeppi di satelliti di
tutte le dimensioni e adesso pretende di controllare anche il clima. Già i sofisticati sistemi di
controllo degli eventi metereologici, in particolare, ci permettono di seguire passo passo l’evo-
luzione degli stessi fino ad entrarci dentro; vedi ad esempio il sito “pioggia in diretta” che per-
mette di vedere in tempo reale il luogo preciso dove sta piovendo e perfino dove cadono i
fulmini. Stesso discorso vale per l’inseminazione artificiale delle nubi, pratica molto usata so-
prattutto da alcuni stati che hanno seri problemi di siccità, con in testa la Cina. L’insemina-
zione delle nubi avviene per mezzo di razzi, cannoni antiaerei e aerei, le sostanze utilizzate
sono il ghiaccio secco e lo ioduro d’argento, anche se negli ultimi anni è stato utilizzato il
sale. Effetti collaterali? Sembra nessuno, oppure trascurabili, secondo loro. Ma il problema,
al di là dei dati tecnici e delle risoluzioni adottate sino ad oggi, è comunque irrisolto e a nulla
valgono gli esempi del passato da cui bisognerebbe trarre insegnamento. I grandi periodi di
siccità ci sono sempre stati ed hanno causato danni persino irreparabili, causando, nei casi
più eclatanti, l’emigrazione di intere collettività di persone e cambiando fisionomia ad intere
nazioni. Senza dilungarmi troppo su tutti i lunghi periodi di siccità che si sono verificati sino
ad oggi, vorrei ricordarne alcuni abbastanza recenti: nel 1578 a Parigi la Senna si attraver-
sava a piedi; nel 1540 il fiume Elba era ad un decimo della sua portata! Solo questi due
esempi ci fanno riflettere sulla reale origine dei cambiamenti climatici e la domanda sorge
spontanea: ma è catastrofismo o è semplice ciclicità (inspiegabile) degli eventi? L’uomo vuol
metterci una toppa e lo fa investendo sul clima enormi risorse finanziarie, centinaia e centi-
naia di miliardi dati a destra e a manca per risolvere la questione, come se si potesse com-
prare il cielo! Ecco, un invito a leggere Giobbe 38, forse così sarà più chiara la mia teoria.
massimo.desantis@vitaciociara.it