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Vita Ciociara pagina 15
La redazione degli “Annales” oc-
cupò tutta la vita di Cesare Baro-
nio, dal 1588, anno in cui ricevette
l’incarico, fino alla sua dipartita av-
venuta nel 1607. Egli, comunque,
riuscì brillantemente nel non facile
compito: oggi, non a caso, viene
unanimemente considerato il
“padre della storia ecclesiastica”.
Ma il Baronio non fu solo questo. Il
papa Gregorio XIII lo incaricò di
mettere ordine e di revisionare il
“Martirologio”. Clemente VIII, in-
vece, del quale fu confessore, lo
nominò Protonotario Apostolico e
Cardinale con il titolo dei Santi
Nereo e Achilleo. Fu anche pre-
fetto della Biblioteca Vaticana. sciavano a stretto contatto con i bi- alla destra dell’altare maggiore
Filippo Neri, poi, lo designò come il sognosi, con gli ammalati e con i della Vallicella, in quella che lui
suo più degno successore. peccatori. Un uomo di cotanta le- chiamava il “dolce nido”. Il 12 gen-
La sua vita, al di là delle numerose vatura non poteva passare inos- naio del 1745 il pontefice Bene-
ed elevate incombenze, fu sempre servato: più volte fu sul punto di detto XIV conferì al cardinale
caratterizzata da umiltà, povertà e essere insediato sul soglio di Pie- sorano il titolo di “Venerabile”. At-
mortificazione. Passava gran parte tro. La cosa, però, non si concre- tualmente la Procura Generale
del tempo che gli impegni gli la- tizzò esclusivamente per la sua dell’Oratorio ha ripreso la causa di
espressa vo- canonizzazione che giaceva bloc-
lontà: nel 1605, cata da tempo ed è intenzionata a
per ben due condurla in porto. Sarebbe il giusto
volte, il Baronio premio per un uomo che scelse di
si affannò a con- mettere tutta la sua vita a totale
vincere i cardinali servizio della Chiesa. E lo fece in
a riversare i loro un momento assai difficile, quando
voti su altre per- le sue fondamenta erano scosse
sonalità in violentemente dallo scisma prote-
quanto, come stante. Se i successori di Pietro
era solito ripe- seppero reagire con grande vigore
tere, “il vero e prontezza, respingendo al mit-
umile fugge gli tente gli attacchi e disinnescando
onori quanto più gli ordigni che minacciavano la
può”. Il 30 giugno credibilità del loro stesso ruolo,
del 1607, mentre una parte del merito va ascritta
ancora era feb- anche al cardinale Cesare Baronio
brilmente impe- di Sora, la cui figura, però, conti-
gnato nel- nua ad essere inspiegabilmente
l’ultimazione del- trascurata. Eppure dalla sua
la sua opera scomparsa sono passati ormai
omnia, minato da quattro secoli. Non vi sembra un
una grave malat- periodo di tempo sufficiente per
tia allo stomaco, elevarlo, finalmente, agli onori
Cesare Baronio degli altari? Oppure anche in que-
rese l’anima a sto tipo di “pratiche” occorre la
Dio: aveva 69 classica “spintarella”?
anni. Il suo corpo
venne seppellito fernando.riccardi@vitaciociara.it