Page 3 - Marzo-2022
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Vita Ciociara                                                   pagina 3




           L’Editoriale


                                                                       di Massimo De Santis
                                                                      di Massimo De Santis




                                          Bisogna ritornare essenza

             Bisogna urgentemente ritornare ad affermare la spiritualità dell’individuo.
             Bisogna urgentemente togliere, tagliare, eliminare, asportare la componente malvagia dell’essere
             umano con una radicale scelta di fondo a favore della controparte benevola. E’ semplicemente una
             questione d’intelligenza. Bisogna deviare definitivamente il libero arbitrio e farlo confluire in una
             unica corrente di pensiero che è l’Amore incondizionato. Il male offusca la mente, ci rende schiavi,
             succubi dell’altrui volontà, prigionieri di noi stessi. Ma per arrivare in cima alla scala dei valori dove
             alloggia la virtù, bisogna esercitarsi. Una volta compiuta la scelta non bisogna rimanere inermi ad
             aspettare che succeda qualcosa, bisogna agire: fin dalle piccole cose, occorre iniziare quel per-
             corso di coerenza con la nostra scelta di fondo. Anzi, è preferibile iniziare dai piccoli passi, dalle
             cose apparentemente insignificanti, per progredire man mano verso la perfezione. La perfezione
             è “Essere Amore”. Null’altro deve deviare la nostra mente verso oasi sconosciute e pericolose della
             malvagità. Ne uscirà “l’uomo nuovo”, il “definitivo”, l’incontaminato”.
             Vivremo perennemente in uno stato di “grazia”, nella perfezione, nell’incorruttibilità della mente e
             del corpo. E’ forse un’idea malsana quella che ha ispirato la Primavera di Botticelli? Oppure la per-
             fezione del David di Michelangelo Buonarroti appartiene a cattivi pensieri? Oppure le tre Grazie del
             Canova sono state ispirate da pensieri nefandi? Forse Mozart aveva pensieri brutali quando com-
             poneva la Sinfonia n. 40 in sol minore? Oppure Strauss mentre musicava “Sul bel Danubio blu”?
             Ecco l’uomo, ecco la virtù, ecco la bellezza; sì, la bellezza, proprio lei, quella che ci appaga, che
             ci rende felici, che ci fa sentire “superiori” in senso lato, che ci innalza. Convogliare tutti i desideri
             al raggiungimento della bellezza, intesa come perfezione, armonia, essenzialità. Ecco, bisogna
             considerare il male come  il superfluo, l’indistinto, l’inopportuno, l’effimero. Il male blocca l’energia,
             provoca ustioni, deturpa, affligge, atrofizza i sensi, oscura. Il bene libera l’energia, il flusso vitale
             scorre armonioso, c’interpone tra i due stadi della vita, il razionale e il divino e ci avvicina a que-
             st’ultimo, un preludio dell’eternità. Bisogna osare di più: scartare, scartare, scartare.
             In copertina “La Pietà” di JAGO, artista ciociaro, un connubio tra bellezza e significato che esprime
             il dolore umano vittima del male. Un’opera quanto mai attuale in quest’apoteosi diabolica in cui è
             piombata l’umanità tutta nel nostro triste presente.

                                                                              massimo.desantis@vitaciociara.it
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