Page 5 - Marzo-2022
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Vita Ciociara                                                   pagina  5



                                                                                    tere e chi viaggiava portava con sé
                                                                                    bauli pieni di libri. Lasciarli a casa
                                                                                    era come lasciare l'oro. Prima i
                                                                                    Francesi e poi i Piemontesi requi-
                                                                                    sirono le nostre biblioteche e mi-
                                                                                    sero i libri all’asta. Molti furono
                                                                                    nascosti dai religiosi, molti anda-
                                                                                    rono dispersi, altri acquistati da fa-
                                                                                    miglie benestanti e tanti furono
                                                                                    restituiti. L'ultima scremata la fe-
                                                                                    cero i tedeschi nell’ultima guerra.
                                                                                    Queste biblioteche sono un monu-
                                                                                    mento alla nostra storia. Col dimi-
                                                                                    nuire delle vocazioni che fine
                                                                                    faranno? A Sora c’è ne sono due
                                                                                    tutte accuratamente custodite
                                                                                    quella della Curia vescovile è
                                                                                    quella dei passionisti che ho visi-
                                                                                    tato rivivendo il clima de "Il Nome
                                                                                    Della Rosa" di Eco.
                                                                                    Se tra chi mi legge ci sono inse-
                                                                                    gnanti un invito: portate i ragazzi a
                                                                                    visitarle, è una esperienza unica,
                                                                                    formativa ed emozionante e trove-
                                                                                    rete sempre un attempato sacer-
                                                                                    dote    pronto    a    raccontarne
                                                                                    l’affascinante storia.

                                                                                        giuliano.fabi@vitaciociara.it
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