Page 31 - Novembre-2022
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Vita Ciociara pagina 31
ad aspettare che il tempo pas-
sasse: tre ore occorrevano a Gino
per tornare in paese; altre tre ore
gli occorrevano per risalire là dove
stavamo noi. Il sole volgeva lenta-
mente verso Punta Cardicola e la
luminosità del paesaggio dimi-
nuiva gradatamente. Qualche co-
lombaccio solcava di tanto in tanto
il cielo e noi fummo tentati di spa-
rargli qualche fucilata appresso;
ma ce ne astenemmo, per non ri-
velare la nostra presenza ad orec-
chi indiscreti, che avrebbero udito
benissimo nel silenzio della sera.
Ecco che appare Mìddeje Pa-
scone a Fossa Cardecosa, con le riapparve Gino a Fossa Cadicosa, (cioè in conseguenza della sparata
sue pecore, le sue capre e i suoi con l’asino a cavezza. Arrivò vicino di Pino Giallino), vivevamo tran-
cani. Perbacco, se fosse giunto là a noi, scaricò un sacco ed quilli e sereni, convinti che nes-
dove stavamo noi, i suoi cani estrasse un’ascia e alcuni coltel- suno in paese conoscesse la
avrebbero fiutato e quindi scoperto lacci; quindi, facendosi aiutare dal storia del nostro cinghiale, ucciso
il cinghiale… compare Pèppe, sezionò il cin- senza le carte prescritte. Sennon-
- Corri, compà! – mi fa il compare ghiale, scartò le parti inutili (testa, ché una vicina di casa incontrò
Pèppe – Vai incontro a Middio, in- piedi, interiora) e sistemò le parti mia moglie e disse:
trattienilo con una scusa e fàllo de- buone in tre o quattro sacchi, che - Era buóne glie cenghiale?
viare… Non farlo venire qui! poi caricò sull’asino (che, tra l’al- - Quale cenghiale? – ribatté mia
Io vado e saluto allegramente: tro, mostrò un po’ di spavento). moglie.
- Middio, buona sera. Da dove Quindi ci avviammo verso casa, - Eh, chiglie ch’è accise marìtete.
vieni? con accorta strategia: il compare Le sa tutte glie paèse ca è accise
- Dalle Pózzera… I vu siéte fatte Pèppe andava avanti di due o tre- ’ne cenghiale.
glie lèpre? cento metri (per avere il tempo di Era vero, purtroppo. Tutti in paese
- Macché! Glie cane se ne suó ite segnalare l’eventuale presenza di sapevano. Poiché Pino Giallino,
i nen se suó viste cchiù. Mó stame estranei); Gino, con l’asino carico, tornato in paese con la scusa degli
a aspettà che reviéve… I tu a do’ veniva dietro; io e Pèppe ’lla Fen- ospiti, era andato a farsi un bic-
vè che ’sse pèquera? tana venivamo ancora più indietro chiere alla bettola e, preso dall’eu-
- Eh, mó cale alla Selva Ranna i (di altri due o trecento metri) per foria, aveva riferito ai presenti,
puó, chiane chiane, me ne vaglie guardare le spalle a quelli che ci naturalmente in gran segreto e
alla Rótte Stiéfe. stavano davanti. Così proce- con la raccomandazione di non
- Stàtte bène, allora! – conclusi e, dendo, arrivammo in paese. Alla parlarne con altri, che egli aveva
per dimostrare a Middio che noi Cava ’e Pecellitte trovammo Pino fulminato un cinghialone grosso
stavamo veramente aspettando il Giallino che ci stava aspettando: come un asino e che ora il mae-
ritorno dei cani, feci finta di chia- voleva che andassimo tutti alla stro Settimio, il compare Pèppe,
mare i cani, fischiando e gridando casa di Gino a sistemare il cin- l’altro Pèppe e Gine ’lla Fentana
a tutta voce: ghiale. Ma noi gli dicemmo che era stavano riportando a valle…
- Fiiist… Tè Bill, tèh!... Lisa, ora di tornarcene tutti a casa, E dire che a mia moglie ed ai miei
tèèèh!... Fiiist… ognuno per conto proprio, per non figli avevo severamente proibito di
Poi me ne tornai là dove stavano destare sospetti in paese. parlare con chicchessia di caccia,
gli altri a fare la guardia al cin- Il giorno dopo, alla spicciolata cani e cinghiali (per conservare in-
ghiale morto. (sempre per non destare sospetti tegra l’immagine che m’ero co-
Il tempo continuò a scorrere lenta- in paese), andammo alla casa di struita di cacciatore corretto e
mente. Il silenzio si fece più pro- Gino a prenderci la parte di cin- scrupoloso).
fondo e l’aria più fredda. Proprio ghiale che ci spettava.
quando il sole si abbassò all’oriz- Passarono altri due o tre giorni e ottavio.cicchinelli@vitaciociara.it
zonte e si apprestò a tramontare, noi, bracconieri nostro malgrado