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Vita Ciociara pagina 27
sterna kamikaze imbottito di 300 chili di molti dei Carabinieri deceduti avevano con le popolazioni locali e all’impegno di-
esplosivo scoppia davanti la base Msu distribuito medicinali e giochi a ragazzi , mostrato in campo sia civile che militare
(Multinational Specialized Unit) italiana regalando loro un attimo di benessere e nelle operazioni di stabilizzazione e
dei Carabinieri. Si lancia a folle velocità felicità. Quei carabinieri, quei soldati, mantenimento della pace. Il nostro
contro la base, forza il cancello d’entrata che erano in Iraq, per mandato del no- Paese è attualmente impegnato nel sud
e prosegue la sua corsa impazzita e di- stro Parlamento, erano a supporto del del Libano e in Medio Oriente e parte-
sumana sino alla palazzina di tre piani popolo iracheno, nella difficile strada cipa attivamente a missioni ONU in Asia,
che ospitava il dipartimento logistico ita- della pacificazione, dell’ordine, della si- in Africa e in Europa.
liano. Un impatto violentissimo che fece curezza e della democrazia. Oggi sono ancora tanti i conflitti nel
crollare gran parte dell'edificio, danneg- Inchiniamoci, quindi, alla memoria dei mondo e il percorso di pace è molto lon-
giava un secondo palazzo dove aveva nostri Caduti di Nassiriya e di tutti quelli tano dall’essere raggiunto. Ma la pace ri-
sede il comando. I vetri delle finestre del che hanno pagato con la vita la lotta al mane un obiettivo che l’Italia e l’Europa
complesso andarono in frantumi. Nel terrorismo. devono perseguire sempre, costruendo
cortile davanti alla base molti mezzi mi- La nostra partecipazione alle missioni di insieme alle popolazioni vittime di con-
litari presero fuoco. In fiamme anche il pace è sempre stata particolarmente ap- flitto, condizioni economiche e sociali
deposito delle munizioni della base. Le prezzata. L’Italia rappresenta un vero e che consentano il raggiungimento di una
forti esplosioni provocano una carnefi- proprio modello, soprattutto grazie alla piena democrazia.
cina con colpi impazziti in qualunque di- capacità di dialogo dei nostri contingenti
rezione.
Una manciata di secondi di morte, una
strage di militari italiani, la più grave
dopo il 1945. Tempestivi i soccorsi, ma
dappertutto solo fumo e morte, segni di
vite spezzate, bambini rimasti orfani. Do-
lore e strazio.
Due palazzine in cui alloggiavano i ca-
rabinieri e i militari del contingente del-
l'operazione “Antica Babilonia”, vennero
sventrate da un vile attacco kamikaze.
Oggi, facciamo memoria di quel tragico
evento, ricordando i nostri soldati.
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E un doveroso tributo ai 19 nostri con-
nazionali, vittime del più grave attentato,
che le Forze Armate italiane abbiano su-
bìto dalla fine della Seconda Guerra
Mondiale, un ignobile e barbaro atto di
terrorismo che ha colpito tutti noi Italiani.
Pensiamo che solo pochi giorni prima,