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Vita Ciociara
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E il Papa ordinò di distruggere Sonnino
di Fernando Riccardi
Nel nostro paese il brigantaggio è esistito fin dai
tempi più remoti. Già Silla, nel II secolo avanti Cristo,
era stato costretto a varare la “lex Cornelia de sica-
riis” per debellare le torme di “latrones” che infesta-
vano le regioni dell’Italia centro-meridionale. Fu
soprattutto nel corso dell’Ottocento, però, che il fe-
nomeno esplose con incredibile virulenza. E non sol-
tanto nei territori regnicoli ma anche nelle lande di
Campagna e Marittima, la provincia pontificia facente
capo a Frosinone. Qui, intorno al 1820, la situazione
era diventata, a dir poco, esplosiva: numerose bande
di briganti agivano indisturbate e scorrazzavano da
un paese all’altro, incuranti della reazione delle forze
dell’ordine. Gasbarrone, Meo Varrone, Massaroni “il
mancinello”, Finocchietto, Feudo, Tambucci “il
matto”, capibanda assai potenti, temuti e rispettati,
dominavano incontrastati su tutto il territorio. Le au-
torità papaline tentavano in tutti i modi di venire a
capo della situazione e di ristabilire l’ordine pubblico.
L’impresa, però, era ardua, ai limiti dell’impossibile. Si
escogitarono, allora, nuove misure, si moltiplicò il nu-
mero dei gendarmi di stanza nei vari paesi, si stu-
Antonio Gabarrone
diarono strategie che oscillavano tra la repressione
dura e la più blanda opera di persuasione. Il tutto,
però, non produsse i risultati sperati. I briganti erano
imprendibili, sfuggenti e, con il passare del tempo, di-
ventavano sempre più audaci e temerari. Fino a che,
un bel giorno, anche la curia papale perse la pa-
zienza e decise di passare alle misure forti. A farne le
spese fu soprattutto Sonnino, la “brigantopoli” di Ma-
rittima, la roccaforte dei briganti. Il cardinale Ercole
Consalvi, Segretario di Stato, con un editto datato 18
luglio 1819, ordinava, niente di meno che, la totale
distruzione del paese. Un provvedimento durissimo
che finì per essere avallato anche dal pontefice Pio
VII: in quelle zone, infatti, lo stato risultava assente e
l’unica autorità riconosciuta dalla popolazione era
quella dei briganti. Non era la prima volta che la
Chiesa ricorreva a un espediente siffatto: già nel
1649 la cittadina di Castro, nei pressi del lago di Bol-
sena, venne rasa al suolo per ordine di papa Inno-
cenzo X. I ruderi furono arati e sul terreno versato del
sale. Fu poi piantato un cippo con la scritta “Qui fu
Castro”. Tutto ciò perché alcuni briganti del luogo
Alessandro Massaroni