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Vita Ciociara
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              Ciociaria “Terra d’olivo” - Parte terza -



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       Pianta arborea coltivata in provincia di Frosinone


       La propagazione dell’olivo può essere effettuata:  coperti con 3 o 4 centimetri di sabbia, che si spiana
       sessualmente (per seme e successivo innesto); aga- e si annaffia. Di seguito, alla germinazione, è neces-
       micamente (per talea di rami e di tronco per ovolo o  sario praticare ripetute e diligenti cure al semenzaio,
       puppola o per pollini pedali o radicali).                 per proteggere le piante dalla siccità, dall’intensa in-
       La propagazione sessuale s’inizia con la scelta dei  solazione diurna, dalle erbacce, durante l’inverno e la
       noccioli (semi) raccolti da olivastri e di preferenza da  notte e dalle basse temperature. Le nascite incomin-
       piante coltivate, abbastanza vigorose, adattate al-       ciano nella tarda estate e, se sono numerose, pos-
       l’ambiente dove vivono, i cui noccioli hanno una  sono aver bisogno di qualche diradamento. All’inizio
       buona percentuale di germinabilità. Dato che per la  della primavera successiva, gli olivini  sono pronti per
       germinazione dei semi sono necessarie temperature  il trapianto in nestaiola. Per il trapianto si scelgono le
       comprese tra i 14° ed i 20°C, l’epoca di semina varia  piante con 4-6 foglie, che hanno un’altezza di 3-4 cm
       a secondo della località e la prontezza delle nascite,  e si sradicano, conservando quanta più terra possi-
       cioè secondo che i noccioli siano stati trattati oppure  bile intorno al capillizio radicale.
       no, tenendo conto del tipo di semenzaio: di solito si  La propagazione per via agamica, come già detto,
       semina nell’estate. Di seguito, i noccioli, vengono ri-   può essere: per talea, per ovolo e per pollone pedale
                                                                 o radicale. La talea si ricava dai rami, dalle branche
                                                                 e dalle radici di piante che diano buona e costante
                                                                 produzione. Generalmente s’adoperano rami di qual-
                                                                 che anno di età e dal diametro di 2-3 cm che si ta-
                                                                 gliano in pezzi di 25-50 cm. In alcune zone vengono
                                                                 usati rami vecchi con diametro di 7-8 cm e lunghezza
                                                                 di 2 metri e più. Gli ovoli vengono ricavati dalle iper-
                                                                 plasie del ciocco e delle grosse radici delle piante
                                                                 adulte, avendo cura di effettuare i tagli tali da lasciare
                                                                 ferite piccole con evidente superficie da disinfettare.
                                                                 Quella per polloni, sempre meno usata, è infatti poco
                                                                 consigliabile. I polloni che spuntano dagli ovoli dal
                                                                 piede delle piante madri (polloni pedali) e quelli che
                                                                 sorgono dalle radici (polloni radicali) si staccano dalla
                                                                 pianta madre al momento. Nell’impianto è fonda-
                                                                 mentale, oltre alla sistemazione del terreno, quale lo
                                                                 scasso con la relativa ampiezza e profondità dello
                                                                 stesso, la concimazione d’impianto che è il mezzo
                                                                 per migliorare le condizioni fisico-chimiche e biologi-
                                                                 che del terreno al fine di accrescere la fertilità. Se la
                                                                 reazione del terreno è acida, è consigliabile l’impiego
                                                                 di 10-15 ql. di calce per ettaro, oltre alle periodiche
                                                                 concimazioni. Importante è la scelta della varietà col-
                                                                 tivata, che deve avere diversi caratteri, ovvero: adat-
                                                                 tamento al terreno, adattamento alle esigenze
                                                                 colturali, resistenza ai parassiti vegetali ed animali
                                                                 nella zona, produttività e costanza di produzione,
                                                                 resa in olio, caratteri organolettici dell’olio, eventuale
                                                                 difficoltà di molitura, ecc. Al fine di ottenere una pro-
                                                                 duzione media più elevata e costante può riuscire
                                                                 utile la consociazione di due o tre varietà diverse nel-
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