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Vita Ciociara
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Ciociaria “Terra d’olivo” - Parte terza -
di Domenico Ruscetta
Pianta arborea coltivata in provincia di Frosinone
La propagazione dell’olivo può essere effettuata: coperti con 3 o 4 centimetri di sabbia, che si spiana
sessualmente (per seme e successivo innesto); aga- e si annaffia. Di seguito, alla germinazione, è neces-
micamente (per talea di rami e di tronco per ovolo o sario praticare ripetute e diligenti cure al semenzaio,
puppola o per pollini pedali o radicali). per proteggere le piante dalla siccità, dall’intensa in-
La propagazione sessuale s’inizia con la scelta dei solazione diurna, dalle erbacce, durante l’inverno e la
noccioli (semi) raccolti da olivastri e di preferenza da notte e dalle basse temperature. Le nascite incomin-
piante coltivate, abbastanza vigorose, adattate al- ciano nella tarda estate e, se sono numerose, pos-
l’ambiente dove vivono, i cui noccioli hanno una sono aver bisogno di qualche diradamento. All’inizio
buona percentuale di germinabilità. Dato che per la della primavera successiva, gli olivini sono pronti per
germinazione dei semi sono necessarie temperature il trapianto in nestaiola. Per il trapianto si scelgono le
comprese tra i 14° ed i 20°C, l’epoca di semina varia piante con 4-6 foglie, che hanno un’altezza di 3-4 cm
a secondo della località e la prontezza delle nascite, e si sradicano, conservando quanta più terra possi-
cioè secondo che i noccioli siano stati trattati oppure bile intorno al capillizio radicale.
no, tenendo conto del tipo di semenzaio: di solito si La propagazione per via agamica, come già detto,
semina nell’estate. Di seguito, i noccioli, vengono ri- può essere: per talea, per ovolo e per pollone pedale
o radicale. La talea si ricava dai rami, dalle branche
e dalle radici di piante che diano buona e costante
produzione. Generalmente s’adoperano rami di qual-
che anno di età e dal diametro di 2-3 cm che si ta-
gliano in pezzi di 25-50 cm. In alcune zone vengono
usati rami vecchi con diametro di 7-8 cm e lunghezza
di 2 metri e più. Gli ovoli vengono ricavati dalle iper-
plasie del ciocco e delle grosse radici delle piante
adulte, avendo cura di effettuare i tagli tali da lasciare
ferite piccole con evidente superficie da disinfettare.
Quella per polloni, sempre meno usata, è infatti poco
consigliabile. I polloni che spuntano dagli ovoli dal
piede delle piante madri (polloni pedali) e quelli che
sorgono dalle radici (polloni radicali) si staccano dalla
pianta madre al momento. Nell’impianto è fonda-
mentale, oltre alla sistemazione del terreno, quale lo
scasso con la relativa ampiezza e profondità dello
stesso, la concimazione d’impianto che è il mezzo
per migliorare le condizioni fisico-chimiche e biologi-
che del terreno al fine di accrescere la fertilità. Se la
reazione del terreno è acida, è consigliabile l’impiego
di 10-15 ql. di calce per ettaro, oltre alle periodiche
concimazioni. Importante è la scelta della varietà col-
tivata, che deve avere diversi caratteri, ovvero: adat-
tamento al terreno, adattamento alle esigenze
colturali, resistenza ai parassiti vegetali ed animali
nella zona, produttività e costanza di produzione,
resa in olio, caratteri organolettici dell’olio, eventuale
difficoltà di molitura, ecc. Al fine di ottenere una pro-
duzione media più elevata e costante può riuscire
utile la consociazione di due o tre varietà diverse nel-