Page 16 - Novembre-2022
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Vita Ciociara
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                             Il brigante «Fra Diavolo»




       Era mezzogiorno, quell’11 novembre del 1806, quando Michele Pezza (alias Fra  Dia-
       volo) entrava nella leggenda: morte per impiccagione. La sentenza, scaturita da un

       veloce processo, nonostante l'appassionata difesa di un principe del foro del tempo,
       l'avv. Francesco Lauria, pose fine, a soli 35 anni, ad una vita a dir poco "avventurosa”

       Michele trascorse la fanciullezza                                           quelle doti e caratteristiche che fa-
       probabilmente come quella di tanti                                          ranno di lui il più amato dal popolo
       ragazzi della sua età, in un conte-                                         tra i sudditi di Re Ferdinando IV di
       sto sociale modesto. Il padre, mu-                                          Borbone e il più temuto combat-
       lattiere, svolgeva anche un piccolo                                         tente dalle truppe francesi.
       commercio di olive ed olio nei                                              A seguito della clemenza, fu ag-
       paesi viciniori. Non doveva essere                                          gregato al reggimento "Messapia"
       un bambino tranquillo. Il motivo di                                         che operò nello Stato Pontificio
       una certa irrequietezza, dimo-                                              dopo l'effimero successo della
       strata intorno agli 8-10 anni, fu la                                        presa di Roma. Fu coinvolto nella
       causa di quel nomignolo che                                                 ritirata precipitosa causata dalle
       avrebbe sostituito il suo nome e                                            scarse capacità militari dimostrate
       sarebbe stato pronunciato negli                                             dal Generale austriaco Mack, vo-
       anni a seguire con terrore, paura                                           luto al comando delle truppe bor-
       e rispetto da abitanti del paese,                                           boniche da Re Ferdinando, contro
       dalle truppe d'invasione francesi,                                          la volontà dell'alleato Nelson.
       dai regnanti di Napoli e dai loro al-                                       Championnet, comandante delle
       leati inglesi. Si dice che una ma-       Michele Pezza, alias Fra Diavolo   truppe francesi, mise in fuga
       lattia fu la causa di una vestizione                                        l'esercito di Re Ferdinando e Fra
       a mo' di fraticello, malattia, non    neva fatte dagli stessi . Altri par-  Diavolo riuscì a riparare ad Itri suo
       proprio benigna, dalla quale il "no-  lano di una rissa, in cui persero la   paese nativo.
       stro Michele" si salvò. Il "voto" a S.   vita due cugini, tali Di Mascolo,   Qui comincia l'avventura del guer-
       Francesco di Paola, che la madre      che si risolse in un duello rusti-    rigliero più famoso della storia par-
       aveva sciolto. Si ritrovò con un pic-  cano, ma dove l'aggredito sarebbe    tenopea. Risponde al proclama
       colo saio addosso (fino a completa    stato lui. La causa scatenante fu     del Re che incitava ad arruolarsi
       usura) e per i compagni fu fra Mi-    comunque sempre l’onore. Dalla        nelle file borboniche in nome di
       chele. Ma non doveva essere           spavalderia alla violenza, com-       Dio, della famiglia, della propria
       dello stesso parere il canonico Ni-   plice l'ira, il passo deve essere     terra. Ma lo fece a suo modo: in-
       cola de Fabritiis perché di fronte    stato breve.                          vece di aggregarsi, tentò con suc-
       alle continue intemperanze del        A venticinque anni Michele Pezza      cesso di organizzare un gruppo
       fanciullo che gli era stato affidato,   voltò pagina: nasceva in quel mo-   armato tutto suo. In un centinaio ri-
       spazientito, trasformò il nomignolo   mento "Fra Diavolo". La macchia,      sposero all’appello, persino un
       bonario dei compagni in quello di     il vivere di espedienti, i furti com-  medico. Capisce che ci sono pos-
       «fra diavolo».                        messi con sbandati come lui, a        sibilità di combattere per quello
       Il lavoro di "bastaio", che faceva    cui, si dice, si fosse aggregato. Fu   che lui pensa sarà il vincitore.
       presso la bottega di un certo ma-     un periodo nero per le popolazioni    Fra Diavolo continuò le sue scorri-
       stro Eleuterio terminò in modo        di queste terre.                      bande anche dopo la capitola-
       drammatico. Discordanti sono le       Fu così che gli venne in aiuto una    zione di Gaeta. Era diventato un
       voci che scrittori e popolo ci tra-   risoluzione reale, la scelta di tra-  vero incubo per Giuseppe Bona-
       mandano. Ad esempio la reazione       mutare in servizio militare (13       parte che arrivò a comunicare a
       di Michele che causò la morte di      anni) la pena inflittagli (certamente   Napoleone l'impiccagione del
       Eleuterio Agresti e del fratello      in contumacia), grazie all'inter-     Pezza per mano dei Borboni a Pa-
       Francesco, dovute da un atteggia-     vento dei propri familiari. Michele   lermo. La causa di tanto fu il coin-
       mento non proprio riguardoso          si trova proiettato in un momento     volgimento del Colonnello in
       verso una ragazza cui forse te-       storico, che ne esalterà tutte        traffici per permettere ai francesi di
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