Page 3 - Dicembre-2021
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Vita Ciociara                                                   pagina 3




           L’Editoriale


                                                                       di Massimo De Santis
                                                                      di Massimo De Santis




                                                Attacco al Natale.

            La polemica è nata dalla rivelazione di un documento interno della Commissione Europea, dove
            si invitavano i cittadini europei ad augurare “buone feste” anziché “Buon Natale”.
            La proposta è stata subito ritirata, soprattutto in seguito alle proteste di alcuni rappresentanti ita-
            liani e dell’Italia tutta (o quasi!). La pretesa era quella di non offendere tutti coloro che non pro-
            fessano la fede cristiana. Il divieto riguardava anche l’uso inopportuno dei nomi Giuseppe e
            Maria, sempre in riferimento al Natale. Il documento è stato quindi subito ritirato, per il momento,
            perché non “maturo”, ma è prevista una rivisitazione dello stesso. Ciò lascia presagire che la
            questione rimane ancora aperta.
            Non è la prima volta che alcuni funzionari (troppo solerti?!) cercano di attaccare le radici cri-
            stiane, incuranti dell’enorme valore spirituale (e materiale) del rappresentante di Dio sulla Terra.
            Dimenticano, questi detrattori della cristianità, che l’unica persona (fisica) finora esistita sulla
            Terra che sia resuscitata dalla morte, è stata quel Gesù che loro vorrebbero mettere da parte.
            Ecco, il problema è la resurrezione, non il Natale! Il Natale è una festività di cui non si conosce
            bene la data della sua istituzione, sembra che prima del III° secolo non vi siano documenti né riti
            né tradizioni che riportano a questa festività, che invece trova unanime consenso nell’accreditarla
            alla metà del IV° secolo in Roma, come sostituzione della festa pagana dei romani del “sole in-
            vitto”. Il 25 dicembre, sul calendario civile romano, si festeggiava il solstizio invernale e il natale
            del “sole invitto”.
            Dunque non parlare più del Natale, inteso proprio nel senso della nascita di Cristo, significa non
            parlare più dell’unica  rivoluzione umana che ha cambiato la rotta dell’umanità. Non a caso, e que-
            sto è un infimo particolare, la sua persona è stata capace di dividere in due le fasi comuni della
            vita di tutti gli esseri viventi (forse ad esclusione dei soli ebrei che hanno un calendario perso-
            nalizzato secondo cui siamo, od oggi,  all’anno 5782), in prima di Cristo, o avanti Cristo e in dopo
            Cristo. Il Natale è una linea d’orizzonte,  il simbolo di una linea di demarcazione imprescindibile
            da qualsiasi essere umano.
            Certo, in un mondo globalizzato, in un pianeta sempre più angusto, dove ci sono ideologie diverse
            e religioni diverse, ognuna con le sue peculiarità di base che rasentano il fondamentalismo,
            l’uomo, che dimentica di avere “il respiro in prestito”, pensa di risolvere il caso con un semplice
            comunicato: “ Dio non esiste! “

                                                                          massimo.desantis@vitaciociara.it
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