Page 6 - Dicembre-2021
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Vita Ciociara
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        Le anfore di Fregellae



                                                                                  di Aldo Cagnacci


                                                                                   oggetto di scambio di per sé
                                                                                   stesse, ma solo in quanto conteni-
                                                                                   tori di merci.
                                                                                      Nel mondo antico, infatti, l’anfora
                                                                                   era il recipiente privilegiato per la
                                                                                   conservazione e il trasporto dei
                                                                                   prodotti alimentari liquidi e solidi: il
                                                                                   vino, l’olio (usato sia come ali-
                                                                                   mento, sia per l’illuminazione, o
                                                                                   nella preparazione di unguenti),
                                                                                   l’aceto, le granaglie, la frutta
                                                                                   secca, il pesce in conserva, il
                                                                                   garum (una salsa di pesce dal sa-
                                                                                   pore forte, molto usata in cucina),
                                                                                   il miele (lo zucchero  era infatti
                                                                                   pressoché sconosciuto ed il miele
                                                                                   costituiva il principale dolcificante).
                                                                                     Esistevano naturalmente altri
                                                                                   contenitori fatti di materiali deperi-
       Foto nr.1
             La felice posizione geografica  Amedeo Maiuri, di padre cepra-        bili (otri, botti, sacchi, cesti, etc.)
       di Fregellae, quasi al termine del  nese, si occupò dello studio di al-     ma che solo in casi eccezionali
       tratto navigabile del fiume Liri-Ga-  cune anfore rinvenute a Fregellae,    sono arrivati fino a noi; la diffu-
       rigliano, dalla colonia romana fino  che recavano bolli greci.  (Foto 2)    sione delle anfore ha quindi valore
       a Minturnae nel mare Tirreno, ha      Le anfore forniscono un ausilio       inestimabile per la ricostruzione
       consentito ai fregellani di avere  di particolare importanza per l’in-      dei traffici commerciali tra i paesi
       contatti culturali e commerciali con  dagine storica dal momento che, a     del mediterraneo. Dal momento
       tutto il mondo allora conosciuto. Il  differenza di altre categorie di ma-  che la maggior parte dei trasporti
       corso fluviale tranquillo ed ampio  teriali, come ad esempio le cera-       antichi avveniva per via d’acqua,
       ha dunque rappresentato una via  miche da tavola, non costituivano          la loro presenza nei relitti di navi
       di comunicazione molto comoda                                               che giacciono nei fondali marini, e
       tra le due città e l’intenso traffico
       tra di esse è confermato anche da
       ritrovamenti similari sia nel San-
       tuario della Dea Marica a Mintur-
       nae  sia nel Santuario di Esculapio
       a Fregellae. (Foto 1)
          Nel 2019 ero in visita con il dott.
       Pier Giorgio Monti nella quarta
       sala del Museo Archeologico di
       Fregellae “Amedeo Maiuri”, dove,
       tra gli altri, sono esposti alcuni
       frammenti ed un esemplare quasi
       completo di anfora. Insieme ad
       altri rinvenimenti, per il momento
       ricoverati in magazzino, questi
       pezzi hanno contribuito a rico-
       struire parte della breve vita della
       colonia latina. Il Monti mi ricordava   Foto nr.2
       che anche il grande archeologo
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