Page 10 - Aprile-2022
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Vita Ciociara
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       La chiesa di Sant’Antonio Abate, il chiostro, il convento



                                                                                 di Aldo Cagnacci


        Una maestosità umile tra le case di Ceprano




                                                                                   dazioni quelle di precedenti costru-
                                                                                   zioni, forse di provenienza pagana,
                                                                                   visti i cospicui reperti archeologici che
                                                                                   nel tempo si sono recuperati nei suoi
                                                                                   dintorni ed a lato della via Campido-
                                                                                   glio lungo la quale, al fianco di querce
                                                                                   secolari, di orti e coltivi, resistevano
                                                                                   durante il Medioevo antichi e impo-
                                                                                   nenti ruderi, testimonianze di un lon-
                                                                                   tano passato, ancora ben visibili nel
                                                                                   XVII secolo, così come riporta il Vita-
                                                                                   gliano nel “Ceprano Ravvivato”.  Il
                                                                                   suo carattere è umile, l’architettura
                                                                                   essenziale e foggiata con materiali
                                                                                   poveri. La mancanza di maestosità
                                                                                   non ha però sottratto nulla al valore
                                                                   Foto n.1        simbolico della chiesa, che da secoli

       La chiesa della Beata Vergine del
       Carmine o di Sant’Antonio è una delle
       diciannove costruzioni sacre di Ce-
       prano, esistenti o scomparse, antiche
       o nuove, piccolissime, piccole o
       grandi, oggetto di una ricerca orga-
       nica pubblicata nel 2020 dall’archi-
       tetto Francesco Arcese. Lo studio si è
       avvalso di una serie di documenti sto-
       rici recuperati presso archivi, colle-
       zioni private e parrocchie e di
       memorie orali che ancora vivono in al-
       cuni cittadini. Le note che seguono
       sono tratte da questo studio.                                                                  Foto n.2
       Localizzata all’ingresso di Ceprano, la
       chiesa di sant’Antonio abate vive del
       titolo di abbazia da tempi immemori.
       Papa Clemente VII (1523 – 1534),
       con breve del 18 febbraio 1531, vi
       confermò la fiera che ancora oggi ri-
       chiama una moltitudine di popola-
       zione, anche dai paesi limitrofi.
       (foto 1)
       Il complesso edilizio è composto dalla
       chiesa, dal chiostro e dal convento,
       quest’ultimo ancora da ristrutturare.
       (foto 2-3-4)
       Possiamo ipotizzare che la chiesa,
       esistente già nel 1531, in considera-
       zione del suo particolare impianto, sia
       stata edificata sfruttando come fon-                                                      Foto n. 3
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