Page 21 - Giugno-Luglio-2022
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Vita Ciociara                                                  pagina 21



       struisce il primo sistema sociale di recupero di
       un territorio che si mette insieme rispetto ad al-
       cuni valori. C’è Ferdinando ma c’è anche la città
       e un importante Statuto che ha contribuito a va-
       lorizzare questa terra. Ora questa statua acco-
       glie i turisti e saluta anche il Belvedere». Sulla
       stessa lunghezza d’onda l’assessore alla cul-
       tura: «Non dimentichiamoci che questa doveva
       essere Ferdinandopoli. Qui c’è il Ferdinando che
       ha il suo momento migliore della carriera di mo-
       narca. C’è il Codice Leuciano ovvero quelle
       leggi che danno uguaglianza a uomini e donne,
       che danno la scuola a tutti e che danno l’oppor-
       tunità di lavorare un numero giusto di ore». Tutte
       argomentazioni ineccepibili, con un’inappunta-
       bile rispondenza nella storia gloriosa di quel sito,
       che non a caso l’Unesco ha voluto omaggiare
       con il prestigioso riconoscimento. Eppure l’ere-
       zione di quella statua ha fatto storcere il muso a
       qualcuno e subito i riottosi molossi dell’ortodos-
       sia risorgimentale, sempre in servizio perma-
       nente ed effettivo, hanno fatto sentire ben alti i
       loro rancorosi latrati. Questa volta a prendere
       cappello è stata una gentile signora, Anna Poe-
       rio Riverso, presidentessa dell’Istituto per la Sto-
       ria del Risorgimento Italiano di Caserta, che così
       ha bollato l’iniziativa: «Le statue si devono eri-
       gere in onore di persone che siano di fulgido
       esempio non di tiranni come Ferdinando IV di
       Borbone e i suoi successori, altrimenti si fa ol-
       traggio a tutte le vittime innocenti della loro fe-
       roce persecuzione». Parole inaccettabili e
       soprattutto senza alcun senso logico, parole che
       dimostrano una volta di più una “ignoranza” sto-
       rica senza precedenti, da parte di chi pure qual-
       cosa ne dovrebbe sapere di quegli accadimenti.
       Sfido la signora, dal cognome così altisonante,
       a vedere qualcosa di feroce o di persecutorio
       nell’esistenza della “Real Colonia di San Leu-
       cio”. Ma ormai ci siamo abituati: quando si parla
       dei Borbone i più finiscono per sposare la teoria
       dell’ineffabile Lord Gladstone che parlava della
       “negazione di Dio eretta a sistema di governo”.
       Un concetto falso e bugiardo che lo stesso sud-
       dito della “perfida Albione” ebbe modo di smen-
       tire quando, ormai ad Italia unita sotto lo scettro
       di casa Savoia, ebbe modo di ritornare a Napoli.
       Ma di questo i nostri inappuntabili censori non
       parlano. In compenso, però, si divertono ancora
       ad abbaiare alla Luna. Ma vedrete che, prima o
       poi, si stancheranno anche di quello.

                          fernando.riccardi@vitaciociara.it
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