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Vita Ciociara pagina 5
contro chi aveva difficoltà ad ac-
cettare la nuova situazione. Venne
imposto il cambio della moneta
mentre le industrie andavano in
crisi a causa dello stato di guerra e
della concorrenza del nord.
I proprietari terrieri più avveduti, in-
travidero nel nuovo, una opportu-
nità per consolidare e mantenere i
loro privilegi. Il clero e la parte più
retriva dei proprietari, vedendo mi-
nacciate le proprie posizioni di po-
tere, fecero appello e armarono,
come nell’epoca napoleonica, la
classe contadina.
Tanta gioventù imbracciò le armi e
si diede alla guerriglia, unendosi ai
soldati borbonici sbandati, dopo la
sconfitta sul Garigliano e a legitti-
misti provenienti da tutta Europa.
Per circa cinque anni l’esercito Ita- stre zone. gno della popolazione. Si trattò di
liano fu tenuto in iscacco da que- Attraverso la frontiera dello Stato guerra di popolo, che, pur nelle
ste bande (il fenomeno in sé durò Pontificio, armi e finanziamenti ar- sue contraddizioni (combattevano
fino al 1873 quando in Calabria fu rivavano dai filoborbonici e dal re con chi li aveva sfruttati prima e
ucciso l’ultimo brigante), in quello Francesco II, che aveva interesse, contro chi li avrebbe sfruttati poi)
che è sbrigativamente definito, dai agli occhi delle potenze europee, rappresentò la rozza e brutale ri-
libri di storia “Brigantaggio Post a tenere in tensione il meridione, bellione delle classi diseredate ed
Unitario” e che viene di solito di- in attesa che le diplomazie inter- affamate della nostra terra, che,
viso in due fasi: una politica ed una nazionali lo rimettessero sul trono. pur non avendo chiaro il concetto
delinquenziale. Ma quando fu chiaro chi avrebbe di lotta di classe, passarono, per la
Nella fase politica, si combatteva vinto, Francesco II fu abbandonato prima volta nella storia, dalla ras-
per il re Francesco II e per una al suo destino, divennero tutti uni- segnazione di sempre al ruolo di
bandiera. Il brigante Luigi Alonzi, taristi, liberali e scoprirono il co- soldati.
noto come il brigante Chiavone fu mune nemico: la classe contadina Nel nostro territorio, il processo
uno dei capi più popolari nelle no-
e i briganti. unitario nazionale, al di là delle
Il brigantaggio post unitario non ha esaltazioni retoriche, ha dovuto
riguardato solo il nostro territorio, porsi una pausa di riflessione. Non
ma in esso ha assunto connota- ci furono nel Basso Lazio le condi-
zioni particolari. zioni per indire il Plebiscito di an-
La fase politica coinvolse vasti nessione allo Stato Unitario ma il
strati della popolazione. Fu un Basso Lazio fu a tutti gli effetti ter-
sogno disperato alimentato dalla ritorio conquistato.
paura del nuovo e dalla speranza Fu una guerra sporca, di cui vinci-
di tempi migliori. Perciò è errato tori hanno cancellato le tracce re-
classificarlo come un fenomeno legandola a semplice operazione
delinquenziale ma fa parte, a di polizia e negando, alle popola-
pieno titolo, della storia delle lotte zioni del sud, perfino il diritto alla
contadine ed operaie del XIX se- memoria e la classe contadina ne
colo nella nostra provincia. uscì ancora più immiserita, dispe-
La lotta fu sostenuta da una mino- rata, e per essa si aprì la dolorosa
ranza contro un nemico meglio ar- via della emigrazione.
mato e organizzato. Ma nessuna
lotta dura a lungo senza il soste- giuliano.fabi@vitaciociara.it
Il brigante Luigi Alonzi, detto Chiavone