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Vita Ciociara
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Ceprano, il ponte di ferro del 1870
di Ado Cagnacci
La storia della vita spericolata di una pietra e di un salvataggio da una fine ingloriosa
EX AUCTORITATE PII IX PRINCIPIS PROVIDENTISSIMI
FERREUM PONTEM QUO TOTIUS LIRIS TRAIICIATUR
CURATORES PROVINCIAE EX CONSILIO XIV VIRORUM
ADNITENTE PETRO LASAGNIO PRAESIDE
COMMERCIIS PROVEHENDIS EXTRUXERUNT ANNO MDCCCLXX
ria molto particolare. (foto 1).
La fine del ponte di Pio IX fu per la
pietra commemorativa l’inizio di
una vita spericolata. Fino al 1990,
quando la notizia che proprio
quella lapide stava nel cortile in-
terno di un vecchio edificio nel
centro storico e che veniva usata
come solida base per tagliare e
spaccare legna, giunse alle orec-
chie di Floriano Bertoni. (foto 2)
Verificata l’esattezza dell’informa-
zione ed ottenuto il permesso del
sindaco Renato Russo di effet-
tuarne il recupero, Bertoni, con un
Foto nr. 1 gruppo di volonterosi, decise di
Era il 1870, quando, a fine lavori
del nuovo ponte in ferro, fu posi-
zionata una pietra rettangolare con
un’incisione, per ricordare a tutti
l’evento ed il promotore, soprat-
tutto.
Sappiamo come andò a finire (Vita
Ciociara, Agosto-Settembre
2022). Nel 1932, per il passaggio
di un camion con rimorchio, dal
peso eccessivo rispetto alla por-
tata di progetto, il ponte in ferro
crollò, trascinando nelle acque del
Liri l'automezzo con varie persone;
alcune persero la vita.
Cosa resta oggi di quel ponte fatto
costruire secondo la foggia ameri-
cana, unico nel panorama delle
opere di ingegneria moderna che
avvicinava Ceprano alle più fa-
mose città d'Europa?
Solamente alcune vecchie foto-
grafie ed una lapide, con una sto- Foto nr. 2