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Vita Ciociara pagina 13
deva costretto a fuggire altrove per Sapri, nel Cilento. Il tentativo di pro- settentrionale del paese. Denari, ric-
continuare a vivere. Il biglietto da pa- vocare una rivolta antiborbonica fallì chezza e prosperità al Nord, sacrifici,
gare per il viaggio verso il continente miseramente e lo stesso Pisacane si sofferenza e miseria al Sud. Un Sud
americano non era poca cosa: chi vide costretto a togliersi la vita. E non che, seguendo la triste sorte comune
emigrava il più delle volte si vide co- si trattò certamente di un furto, come ad ogni “colonia”, dopo l’unità fu
stretto a vendere tutto o ad ipotecare dopo si affannò a giustificare la so- molto più povero e più “sudicio” di
case e terreni per poter pagare le cietà genovese, ma di un accordo tra quanto non fosse prima. E dopo i lutti,
spese di viaggio. Ma analizziamo un le parti che avrebbe prodotto ottimi il sangue e i massacri venne l’emi-
po’ più a fondo questo particolare frutti e lucrosi vantaggi se l’impresa grazione che procurò agli armatori
aspetto. I piroscafi, i bastimenti e le fosse stata coronata da successo. E nordisti affari colossali ed esorbitanti.
navi sulle quali s’imbarcarono milioni la stessa cosa ci fu nel maggio del Sempre sulle spalle, già fin troppo
di persone erano le stesse che ave- 1860 quando la stessa “Rubattino”, grevi e onuste, della gente del meri-
vano agevolato, appena qualche fingendo ancora una volta un furto, dione. Quest’aspetto particolare della
anno prima, la distruzione del regno mise a disposizione di Garibaldi e storia del nostro paese che marcia a
borbonico. Di fatto, dunque, avevano delle sue camice rosse i piroscafi due velocità, con uno squilibrio più
contribuito a creare quelle condizioni “Piemonte” e “Lombardo” per veleg- che palese tra Nord e Sud, puntual-
che portarono poi all’esodo disperato giare alla volta di Marsala e della Si- mente evidenziato dai rapporti perio-
di tantissimi meridionali. Quelle navi, cilia. Così come liguri furono alcune dici dello Svimez, rientra a buon
infatti, erano di proprietà di una com- delle navi che presero parte al deva- diritto in quella che oggi, nonostante
pagnia, la “Navigazione Generale Ita- stante assedio di Gaeta (novembre siano passati ben 160 dall’unità d’Ita-
liana”, nata dalla fusione tra alcune 1860-febbraio 1861), dove si erano lia, continua a rimanere completa-
società quali la ben nota Rubattino, andati a rinchiudere gli ultimi sovrani mente (e volutamente) irrisolta: la
Florio e Lloyd Italiano. Anche qui è borbonici in un disperato tentativo di “questione meridionale”.
utile fornire qualche dato più preciso. resistenza all’invasione piemontese.
La “Rubattino” di Genova era quella Anche da questo punto di vista, e non
società di navigazione che nel 1857 solo, si può comprendere come il pro- fernando.riccardi@vitaciociara.it
aveva fornito il piroscafo “Cagliari” a cesso unitario abbia apportato van-
Carlo Pisacane per il suo sbarco a taggi di non poco conto alla parte