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Vita Ciociara
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      Il sacrificio dei “Carabinieri Martiri di Fiesole”


                                                                                  di Rocco Pagliaroli


       Il 12  agosto 1944, pochi giorni prima della liberazione di Firenze, a Fiesole tre carabi-

       nieri, Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, cadevano sotto i colpi di
       un plotone d’esecuzione nazista





































       Seguendo la decisione di molti altri  Pandolfo (Medaglia d'Argento al  mano di Fiesole, in attesa di potersi
       carabinieri, nell'aprile 1944 quelli  Valor Militare) e il civile furono cat-  congiungere con le forze partigiane
       della Stazione carabinieri di Fiesole  turati, mentre due altri carabinieri  o alleate. Probabilmente sapevano
       entrarono in contatto con la resi-    riuscirono a fuggire. I due prigio-   che d'Amico era nascosto in via
       stenza italiana (in particolare con la  nieri furono immediatamente fuci-   Marini 18, poco distante dalla Mi-
       Brigata "V" della Divisione Giustizia  lati. Il successivo 6 agosto i  sericordia.
       e Libertà) per appoggiarne la Lotta  tedeschi arrestarono il vicebriga-     Alle 18:00 del 12 agosto, furono
       di Liberazione dai nazi-fascisti. Il  diere Giuseppe Amico, sospettato  contattati da monsignor Luigi Turini
       comandante della stazione carabi-     di collaborare con la resistenza.     (cancelliere della Curia Vescovile
       nieri, il vicebrigadiere Giuseppe  L'11 agosto il vicebrigadiere fece  di Fiesole) e dal segretario comu-
       Amico, fu nominato comandante  pervenire un messaggio ai suoi  nale Luigi Orietti che li informavano
       militare di settore. Il contributo dei  sottoposti per avvertirli che era riu-  come il Comando Tedesco, sco-
       carabinieri di Fiesole consisteva  scito a fuggire e ordinar loro di en-    perta la loro fuga, minacciava di fu-
       soprattutto nella raccolta di infor-  trare in clandestinità nelle file della  cilare dieci civili, già ostaggi dei
       mazioni, nella fornitura di armi e vi-  resistenza fiorentina. I tre carabi-  tedeschi, per rappresaglia se non
       veri e nella partecipazione diretta  nieri Alberto La Rocca, nato a Sora  si fossero consegnati. Naclerio si
       ad azioni di sabotaggio mentre  il 30 gennaio 1924, Vittorio Maran-         consulta con i tre commilitoni. In-
       continuavano a svolgere i compiti  dola, nato a Cervaro il 24 agosto  sieme decidono di consegnarsi per
       di istituto.                          1922 e Fulvio Sbarretti, nato a No-   salvare la vita agli ostaggi. Nacle-
       Il 29 luglio una staffetta portaordini  cera Umbra il 22 settembre 1922,  rio, che ha con sé l’uniforme, si
       partigiana, formata da tre carabi-    insieme all'Appuntato Francesco  reca direttamente al comando te-
       nieri di Fiesole e un civile fu inter-  Naclerio, obbedirono ma, non po-    desco con Oretti e Turini. Alle
       cettata dai tedeschi. Nello scontro  tendo passare le linee nemiche, si  18:30, i tre carabinieri tornano in
       a fuoco che ne seguì un tedesco fu  nascosero nelle cosiddette 'buche  caserma a riprendere le uniformi.
       ucciso, il carabiniere Sebastiano  delle fate', tra i resti del teatro ro-  Lì trovano i soldati tedeschi, che or-
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